Il Backup dei dati personali

Come fare i back up dei dati personali

L’importanza, le tecnologie e le metodologie per un corretto back up dei dati personali

Ormai siamo una generazione digitale, la nostra vita con le nostre storie, con i nostri dati di lavoro sono praticamente plasmati su diversi dispositivi, tra smartphone, tablet e PC.

È fondamentale eseguire backup di questi dispositivi e farlo anche con una certa frequenza programmata per mettere al sicuro i nostri dati da guasti, virus, furti e altri fattori come l’errore umano.

La questione è che non sai a priori se e quando i tuoi dati possano essere intaccati; per questo motivo è necessario eseguire l’operazione di backup periodicamente.

Cos’è un backup e farlo seguendo una buona pratica

Fare un buon backup e mantenerlo coerente nel tempo non è un’operazione banale, anzi, risulta una metodologia molto complessa, dove la complessità cresce in modo proporzionale all’importanza del dato che devi proteggere.

L’operazione di copia e incolla da un dispositivo all’altro è spesso frutto di errori dove basta un niente per sbagliare e sovrascrivere informazioni importanti.

Spesso ci affidiamo a occhi chiusi verso dispositivi esterni, come: USB Flash Drive o Hard Disk esterni analogici (più affidabili) o digitali (SSD – questi non sono adatti al backup).

Un fatto è universalmente riconosciuto: quando questi dispositivi si guastano lo fanno senza nessun preavviso e ci ritroviamo in questo modo senza un backup.

Un’altra falsa ideologia è quella di fare la copia della copia del dispositivo di backup. Non funziona! Prima o poi per motivi di tempo o altro, le tue copie non saranno più allineate e poi se sbagli a fare la copia del primo dispositivo, riporterai l’errore anche sulle copie delle copie.

Un’altra cosa che alla quale non pensiamo mai sono i fulmini. Ci sono vari avvenimenti di persone che hanno visto l’azzeramento totale dei dati per mezzo di un fulmine entrato da una finestra, oppure passando per i cavi del telefono.

Backup in cloud

Smarchiamo fin da subito che con il termine cloud, non intendiamo prendere in esame i vari servizi online come Dropbox, OneDrive e G-Drive. Quello che permettono questi meravigliosi strumenti di lavoro sono delle copie, evolute, ma sempre delle copie.
Tuttavia questi sistemi offrono la possibilità di mantenere traccia delle modifiche al file nel tempo. (Versioning file system).

I servizi di backup su cloud, come per esempio il servizio Azure Backup, consentono di fare dei backup completi e incrementali con tempistiche predefinite dall’utente (giornaliero o settimanale). I dati sono crittografati con complessi algoritmi di crittografia e inviati verso il data center.

Esistono diversi servizi di backup a costi differenti, con la possibilità di avere fino a tre copie dei tuoi backup in tre data center dislocati nello stesso continente, oppure con sistemi di disaster recovery più complessi, che ti consentono di portare queste copie in 3 datacenter in 3 continenti planetari diversi.

Aspetti negativi dei servizi in cloud

Esiste un rischio relativo che i tuoi dati siano e restino effettivamente privati e lontano da “occhi indiscreti”, sia che si tratti di realtà private o business.

Esistono agenzie di intelligence nel mondo oppure hacker che possono arrivare dappertutto. In queste situazioni di attacco, ovviamente mai documentate o pubblicizzate, con accesso diretto al server, la sola crittografica non sarebbe sufficientemente sicura perché, prima o poi, si troverebbe la combinazione della cassaforte.

Backup Locale

Una buona soluzione per il backup dei propri dati personali potrebbe essere rappresentata dall’acquisto di un NAS con almeno 2-4 hard disk in modalità RAID (Redundant Array of Independent Disks). La configurazione RAID permette di duplicare le informazioni su diversi dischi; in questo modo, in caso di guasto ad un hard disk, gli algoritmi di backup sono in grado di ricostruire l’informazione dopo aver sostituito uno dei dischi rotti.

Questi sono sistemi sicuri e performanti ma con gli stessi rischi di attacchi esterni o di furti, i quali, sotto mani esperte, potrebbero riportare in chiaro i dati eventualmente crittografati e leggere le informazioni.

Web 3.0 – Blockchain & C.

Un’interessante novità per i back up dei dati personali è data dai sistemi di file system distribuiti a livello planetario… si, hai letto bene! Hanno inventato un file system per poter condividere i file tra la Terra, la Luna o Marte. Sono sistemi decentralizzati basati sulla crittografica. Il file da sottoporre a backup è scomposto in un centinaio di parti dove ogni singola parte è sparpagliata in punti diversi del globo. Di fatto il file o il dato non esisterà più fino a quando non lo si richiederà.

Questo apre anche un interessante dibattito di giurisprudenza in tema di privacy; se tutti adottassimo questo sistema le leggi sulla privacy diventerebbero inutili perché di fatto il dato o il file non esisterebbe più.

Il primo e il più famoso di tutti è IPFS (https://ipfs.io/) il quale non offre direttamente servizi di backup ma è sicuramente interessante per la sua tecnologia rivoluzionaria che ha permesso la nascita di servizi di backup professionali come Storj (https://www.storj.io/) e Filecoin (https://filecoin.io/). Su Filecoin è possibile visualizzare una presentazione di questi sistemi di archiviazione decentralizzata premendo sul tasto play.

Storj DCS

È sicuramente tra i progetti più interessanti ed economici; automatizza i backup velocemente e rende i backup immutabili con la decentralizzazione.

Storj DCS abbassa i costi di archiviazione e di uscita di almeno l’80% e riduce significativamente il TCO (costo totale di proprietà). Non ci sono contratti da firmare e si paga solo per quello che si usa, con una distribuzione multiregionale e con prezzi ragionevoli.

Storj DCS trasferisce la gestione degli accessi al client utilizzando chiavi API basate su macaroon(*1) per una maggiore sicurezza.

*1 – Nella sicurezza informatica, i macaron sono credenziali di autorizzazione che supportano la delega decentralizzata tra i committenti.

Aspetti negativi del Web 3.0

Isolamento alla rete internet per questioni di guerra o questioni politiche estreme.